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Fellowship Marco Praloran 2016

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lezioni a Francesco – febbraio 2010

Caro Francesco,

proviamo a fare un po’ d’esercizio. Non ho capito esattamente cosa mi chiedeva Enrico, ma proviamo a vedere questi elementi della frase (analisi logica) che devi studiare. Iniziamo con l’apposizione, l’attributo.

L’apposizione è intanto un nome che sta vicino ad un altro nome che può avere funzione di soggetto, di complemento oggetto o di qualsiasi altro argomento. Ci dà un’informazione in più sul nome di cui è appunto apposizione. Ad es. Luis Suarez, famoso calciatore, vinse due coppe dei campioni. In questo caso l’apposizione calciatore con il suo aggettivo famoso si riferisce ad un nome che nella frase è soggetto, ma potrebbe essere: Ho attraversato il Danubio, il fiume più grande d’Europa. In questo caso l’apposizione è fiume più grande d’europa, il nome è Danubio che nella frase ha la funzione di complemento oggetto. Così Ho visto Pilù, il cacciatore.

Così è facile capire qual è l’apposizione in Un vigile, un giovane alto, mi ha dato una multa; Francesco, un giovane alto, se n’è andato a piedi fino a San Gallo. L’apposizione è sempre un giovane alto, in tutti e due i casi apposizione del soggetto. L’importante è ricordarsi che l’apposizione è sempre costituita da un nome, magari seguito da un aggettivo (alto), in stretto rapporto con un altro nome, di cui fornisce altri particolari: Odone, il cacciatore, uccise 12 beccaccini senza fallirne uno

L’attributo è invece sempre un aggettivo che si unisce ad un nome per meglio determinarlo: Anna possiede un bel cane. Naturalmente l’attributo è bel. La sua posizione può essere precedente o successiva al nome ma sempre strettamente legata. E’ passata una macchina velocissima. E’ passata una macchina nera. Ho visto volare un’oca bianca e nera. Con quella bicicletta costosa dove vuoi andare? Come vedi è molto facile, devi sempre identificare l’aggettivo che dà un’informazione supplementare al nome. Ci può essere attributo di un nome che ha qualsiasi funzione nella frase: soggetto, complemento oggetto, complemento d’agente: Il vestito di Chiara è stato infangato da un cane antipatico, come in questo caso.

Ora vediamo il predicativo, complemento predicativo del soggetto o dell’oggetto. Il termine predicativo ci fa capire che è legato ad un predicato e dunque ad un verbo. I predicativi del soggetto sono aggettivi o nomi che si riferiscono al soggetto e all’azione verbale che a questo è riferita. Un’azione verbale del tipo un po’ particolare caratteristica dei verbi copulativi che sono molto simili al verbo essere: diventare, riuscire, sembrare, apparire, rimanere, nascere, morire, dormire. Per cui se dico: Chiara dorme tranquilla vedi che tranquilla è predicativo del soggetto, che è Chiara naturalmente e così Enrico sembra stanco. In questo caso sono aggettivi ma possono essere anche sostantivi: Paolo Gagliardi fu eletto sindaco, in cui il complemento predicativo del soggetto è naturalmente sindaco. Alcune volte può essere preceduto da una preposizione, ad esempio: Ballotelli, come centravanti, non è male i cui vedi chiaramente il predicativo del soggetto: centravanti. Con certi verbi, verbi appellativi, elettivi e estimativi (eleggere, chiamare, stimare, designare, ecc…) il complemento predicativo si accompagna all’oggetto della frase e diventa quindi predicativo dell’oggetto Odone è ritenuto il miglior cacciatore d’Italia, Kjuss è considerato il miglior setter di Gazzo dove cacciatore e cane sono predicativi dell’oggetto

Complemento oggetto. Non è difficile distinguere in una frase i diversi complementi. Essi vanno valutati in rapporto all’azione (verbo) e al soggetto della frase. Così se io dico La Caterina bastona il suo gatto Henry, Caterina è il soggetto, bastona il predicato verbale, gatto Henry complemento oggetto, qualcosa o qualcuno che subiscono l’azione. Nella frase italiana il complemento oggetto segue normalmente il soggetto e il verbo. Pietro ha nascosto il pallone; Ho sognato una enorme torta di cioccolata, Franz ha detto molte parole. Normalmente in italiano il complemento oggetto non è preceduto da una preposizione (in latino è il caso accusativo). Nelle frasi attive il complemento oggetto è sempre possibile. Quel camion trasporta molte macchine nelle frasi passive no, perché in quei casi è il soggetto che subisce l’azione: Paolo è stato inseguito da un cavallo in cui Paolo è il soggetto, è stato inseguito è il predicato verbale, e da un cavallo il complemento d’agente.

Il complemento di termine è un complemento retto da una preposizione che è normalmente a,   esprime qualcuno o qualcosa a cui è destinato ciò che è espresso da un verbo. Ad esempio porto le racchette ad Andrea dove il complementodi termine è ad Andrea. Devi stare attento a non confondere complemento di termine con il complemento di luogo, ad esempio nella frase porto le racchette a casa naturalmente a casa è complemento di luogo. In latino questo è il caso dativo, ti ricorderai. Nella frase Gli ha arrecato una grave ferita, il complemento di termine è in questo caso gli che corrisponde all’espressione a lui. Dunque logicamente non è difficile. Si è fermato e gli ha lasciato di regalo un pallone multicolore.

Infine i complementi di luogo sono molto facili da individuare perché esprimono comunque un luogo, verso il quale si va, complemento di moto a luogo, dal quale si viene, complemento di moto da luogo, nel quale si sta: complemento di stato in luogo e per il quale si transita: moto per luogo.

Così ad esempio: a) vado a Roma; b) vengo da casa; c) sto a Zurigo; f) passo per il centro.

Adesso ti lascio, intanto guarda questi cinque, sei frasi e prova ad analizzarle.

Il vaso di rose sta sul davanzale eroso dalla pioggia.

Il cane è corso veloce verso di me, mi ha leccato la mano.

Il maiale dei miei vicini sembra molto grasso, ha inseguito il mio cane pechinese. Più tardi l’ho riportato a casa.

Mia nonna è stata nominata sindaco del suo paese. Ha arrestato diversi criminali e li ha messi nella prigione comunale.

Un tordo scivolò sotto la siepe…

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