Marco Praloran Un luogo per condividere il ricordo di Marco

Recensione di Gabriele Bucchi

la Canzone di Petrarca

orchestrazione Formale e Percorsi argomentativi

“L’Indice”

2014_09_settembre

Caccia

 

 

 

 

 

 

 

Caccia… veramente quando andavo, una volta all’anno, in ottobre, sempre dormivo sui prati, al sole e leggevo e mi stufavo anche ad aspettare e poi arrivava l’ombra fredda della sera.

Sempre fino a buio, a stento alla macchina si tornava per i sentieri scoscesi, perché quei due sempre in ritardo, perfetto snobismo: a caccia alle nove, tornare sempre a buio. Bello però, sì molto bello ogni tanto. Le crode vicine, appena sopra la linea del bosco, dei prati.

E gli spari ,ogni tanto, che mi scuotevano: una piccola attesa distillata nell’aria, gli occhi portati in alto…e poi, qualche attimo dopo, i richiami:

“presa, presa?”   “sì! no,no!”, quasi sempre no, ma ogni tanto,sì, poveretti…

“presa, presa, porta, porta Luna, porta Fiore!”

… dio santo, simpatici erano, questo sì, molto simpatici

 

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